Alla faccia della modestia

Cena thai, stasera, in onore dei suoceri.

Ingredienti freschissimi, raccattati per mezza Roma e un paio di isole tailandesi, e menù a base di Tom Yum, Pad Thai e Kaeng Khiao Wan con manzo, pollo o gamberoni a scelta dei commensali. Così bene mangi solo a casa nostra o a Bangkok, ma devi conoscere i posti giusti.
Ah, e prima che lo chiediate: no, non ci sono posti vacanti di suoceri, in questa famiglia.

Buona vita,
aW

La mia vita è ufficialmente cambiata

Ho scoperto che, quando compri casa, gli avvoltoi aleggiano tutti attorno in attesa del primo passo falso. Se va bene, spendi una fracca di soldi, se va male il doppio. Se non altro, ti fregano sempre col sorriso in volto.
Ho capito che essere giornalisti è un casino. Sembra di scrivere la tesi di laurea: occorre mettere mano agli articoli talmente tante volte che alla fine non ricordo più neppure se parlavo di navigatori satellitari o melanzane gratinate.
Sono diventato un po' più grande, è chiaro. Ora conosco la differenza tra visura catastale e ipotecaria, tra preliminare e compromesso. E ho scoperto pure che dire "poi alla fine rogitiamo tutto" non significa che ci abbia fatto male il sushi della sera prima.
Insomma l'unica certezza è che la mia vita, in modo o nell'altro, è cambiata.
Non so se è proprio dove volessi arrivare, navigo a vista, ma la direzione è di sicuro quella giusta.

Non è che sono sparito

Non è che sono sparito: è che al mondo c'è sempre troppo da fare.
Appena riemergo dalla slavina di sogni, obblighi, contratti, proposte di lavoro e preliminari (principalmente immobiliari, purtroppo), faccio un fischio.
Per ora, sto in apnea.

Casa è sporca

Casa è sporca e dovremmo ripulirla.
Invece abbiamo fatto di meglio: siamo passati in Agenzia Immobiliare e abbiamo comprato una villetta.
Poco ortodosso ma altrettanto efficace.

L'alieno alienato

L'alieno curioso s'è chiuso nella sua claustrofobica astronave, che è tubolare e si sviluppa tutta in altezza. Passa le sue giornate -che corrispondono a dodici nostrane- a raccattare palle di pelo di gnugnù e a controllare che agli gnugnù il pelo ricresca.
E' triste e si incazza se gli si dice che è triste: figuriamoci a fargli notare che è pure incazzato.
Purtroppo non capisce che essere il migliore o il peggiore della sua razza, in quel contesto, è pressoché inutile; tanto sono tutti buoni a raccogliere pelo di gnugnù. Il mondo vero sta fuori dall'oblò, anche se poi per colonizzarlo ci vogliono bombole, respiratore e tanta pazienza. Più di quanta ne abbia mai veramente posseduta, probabilmente.
E ciò fa di lui un alieno alienato in terra straniera, il che è una gran sfiga per chiunque, a prescindere dal pianeta d'origine.

L'eccezione dell'immortalità

Tutti gli uomini nascono immortali, solo che un bel momento della loro vita cessano semplicemente di esserlo. Il problema, quindi, è capire quando e perché ciò avviene, e se si ha culo passano almeno ottant'anni prima di incappare nella questione.
Non si tratta necessariamente di eventi importanti, di pezzi di storia o di nodi gordiani. Talvolta, la perdita dell'immortalità si addensa tutta in una sciocchezza, una leggerezza o in una risibile stortura; qualcosa che al momento attira sovente su di sé scherno, spavalderia e perfino speranza, qualcosa che ci rintuzza e spaventa ma che ci fortifica e migliora. Li chiamiamo anche accidenti, e càpitano a tutti di tanto in tanto: solo uno di loro, tuttavia, innescherà la sequenza di destini che si intrecceranno fino al momento della nostra fine.
E la fregatura è proprio quella. Quando ce ne accorgiamo, è già troppo tardi.

Bilancio bianco

Il bilancio della settimana dolomitica appena conclusa è decisamente positivo.
Dodici ore di viaggio per andare e nove per tornare. Con poco di più andavo e tornavo da Cayo Largo, ma va be'.
Ho scoperto di essere discretamente bravo sulla tavola da snowboard, nonostante le possenti culate e le articolazioni cigolanti. La dolce metà non soltanto è una pippa invereconda, ma a tutt'oggi va ancora avanti ad antidolorifici pur di riacquistare una parvenza di vita normale. Per dire.
Ho avuto conferma di possedere amici meravigliosi e stranissimi. Almeno quanto me.
Mi sono innamorato di mia nipote, che da ieri mi manca moltissimo. Anche se ogni tanto fa i capricci. Anche se ogni tanto -nottetempo- urlacchia, gnaula, biascica qualcosa e si riaddormenta. Io invece col cavolo, che mi riaddormento. Ma per lei, si fa questo e altro. Anche cantare quattro ore no-stop tutto il repertorio da Nina Simone alle canzoni sceme della Cortellesi.
In questi giorni ho riscoperto l'amore per il fancazzismo sfacciato. Non per niente ieri sera si parlava di quando, da pensionati, lasceremo tutto e faremo eremitaggio in qualche paradiso tropicale. Ma da sobri, eh.

Domani un racconto vero, promesso.
Oggi sto ancora sulle piste.