Lo sgurgolo di Natale

Lo sgurgolo di Natale è una creaturina piccola piccola, sorniona e cogli occhi grandi e languidi; uno scricciolo di fetecchia di creaturina che resta in letargo per tutto l'anno, salvo poi risvegliarsi il giorno dell'Immacolata, al tintinnare delle chincaglie dell'albero. E' talmente minuto e riservato che, nella maggior parte dei casi, la sua presenza è rivelata soltanto dalle trascurabilissime tracce del suo passaggio. Per esempio, è lui la causa della lenta ed impercettibile sparizione dei babbonatali di cioccolata dall'albero di Natale, ed è sempre lui che sbocconcella il panettone e finisce tutta la granella di cioccolata.

Non io.
Ed è lo sgurgolo che, curioso com'è, adora sbirciare tra le pieghe della carta colorata per tentare di scoprirne il contenuto.
Non mia sorella.
Ed è quasi sempre lui che fa sparire questo o quel regalo dalle pendici dell'albero di Natale.
Non è mio fratello che ha dimenticato di comprartelo, il regalo.
Ma più di ogni altra cosa, lo sgurgolo adora spostare palle, stelle e ghirlande così che, da impeccabile monumento al Natale (una palla su ogni ramo, una luce in ogni anfratto, un giro di ghirlanda ogni ramo e mezzo), per l'Epifania l'abete diventa un campo di battaglia con indistricabili luci che hanno le doppie punte, palle cadute e poggiate ovunque, grumetti di stagnola dei babbonatali ancora appese ma svuotate della cioccolata, e persino cazzabubboli misteriosamente spariti dalla circolazione.
Sembra incredibile che una creaturina come lo sgurgolo possa fare tutto questo casino, ma tant'è.

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