Nel buio all'improvviso, l'altra sera:
- Cos'è?Lo senti questo suono ciclico e persistente? Deve essere un cellulare che trilla.
- Sono solo i grilli, torna a dormire.

Su di un treno, ammirando attraverso il finestrino il pigro scorrere del paesaggio:
- Che pacato splendore. Le collina è d'un verde irreale ed il cielo d'una vividezza accecante.
- Già, sembra lo sfondo di windows xp.

Parlando del mio bellissimo pianoforte a quarto di coda, nero e lucente, ma - più camuffato d'un vietcong - totalmente, ed inaspettatamente, digitale:
- Ieri suonavo il valzer del minuto di Chopin, il mio preferito. Il funambolico movimento delle mani, il ritmo cullante e quella deliziosa cascata di note argentine, così leggere, accattivanti. Proprio sul tondo re bemolle di conclusione il pianoforte si è inceppato.
- E come hai risolto?
- Ho dovuto formattare il pianoforte.

2 commenti...:

Anonimo ha detto...

ma che buone letture...

aWilito ha detto...

Alla faccia della identità segreta... Dovrei linceziare SuperFrollo, la mia intelligence personale...
(riferimento al post di oggi, online tra pochi minuti...) :P