Bilancio bianco

Il bilancio della settimana dolomitica appena conclusa è decisamente positivo.
Dodici ore di viaggio per andare e nove per tornare. Con poco di più andavo e tornavo da Cayo Largo, ma va be'.
Ho scoperto di essere discretamente bravo sulla tavola da snowboard, nonostante le possenti culate e le articolazioni cigolanti. La dolce metà non soltanto è una pippa invereconda, ma a tutt'oggi va ancora avanti ad antidolorifici pur di riacquistare una parvenza di vita normale. Per dire.
Ho avuto conferma di possedere amici meravigliosi e stranissimi. Almeno quanto me.
Mi sono innamorato di mia nipote, che da ieri mi manca moltissimo. Anche se ogni tanto fa i capricci. Anche se ogni tanto -nottetempo- urlacchia, gnaula, biascica qualcosa e si riaddormenta. Io invece col cavolo, che mi riaddormento. Ma per lei, si fa questo e altro. Anche cantare quattro ore no-stop tutto il repertorio da Nina Simone alle canzoni sceme della Cortellesi.
In questi giorni ho riscoperto l'amore per il fancazzismo sfacciato. Non per niente ieri sera si parlava di quando, da pensionati, lasceremo tutto e faremo eremitaggio in qualche paradiso tropicale. Ma da sobri, eh.

Domani un racconto vero, promesso.
Oggi sto ancora sulle piste.

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