L'onesto a tempo pieno

L'onesto a tempo pieno, almeno nel nostro paese, è una specie talmente rara che - si potesse - verrebbe proprio voglia di clonarla. Fa esattamente quel che dice e dice esattamente quel che fa, se ne infischia di incomunicabilità e teorie del caos, e crede fortemente nel valore della libertà.
Aristoteliano per vocazione e buddista per afflato, l'onesto a tempo pieno rispetta le regole perché solo così si lotta tutti ad armi pari, e solo chi merita va avanti. Non è cieca fedeltà, però, perché se lo desidera può decidere di non obbedire: davanti a regole profondamente immorali e disonorevoli non retrocede neppure un po', e muove guerra se necessario. Non è una vile questione di odio verso mordacchie e legacci, è solo amore smisurato per i diritti antichi e moderni, e rispetto dei doveri.
Oltretutto, l'onestà a tempo pieno è un impiego interessante e largamente inesplorato: quelli che la esercitano sono talmente pochi che lavorano praticamente in regime di monopolio; spesso sono noti al pubblico, e comunque si conoscono e sostengono tutti tra loro. Ecco perché è decisamente un settore in cui investire. Altro che terziario.

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