"Nel vernacolo di Scazzacanì, viene definitio burnùso un tizio che, attraverso forza bruta, facezie e facilonerìe da capobranco, riesce a sedurre le coscienze, arruffianarsi il beneplacito della gente e addirittura subornare gli addetti alle cose pubbliche, il tutto per il proprio evidente tornaconto.
Curiosamente, nonostante il fatto che i seguaci di un burnùso siano popolarmente definiti coglionazzi, l'accezione della parola è assolutamente positiva, poiché in quella regione è tenuto in gran rispetto colui riesce a ergersi sulla comunità, seppure con spregio della comunità stessa."
Dall'Italiotomachia, 1868, Nova Collectio Mundi, cit., XXV.
Il vernacolo di Scazzacanì
31mar2010 Così parlò aWilito alle 12:53 Tags brevi ma intensi, cosmogonia, delirio, italia, polemica, scienze curiose
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2 commenti...:
...(poco) simpatici paradossi!
Il tuo stile mi ricorda un pò quello di Michele Serra, probabilmente già lo conoscerai.
A presto e buona Pasqua, Aw :)
A.
Non ci avevo mai pensato: approfondirò :)
Grazie di essere passata, e buona Pasqua anche a te.
aW
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