Pensieri a lavoro ovvero distonia corale

Cielo grigio e pensieri azzurri, mentre lavoro e penso ad altro e nel contempo riesco anche a pensare che dovrei smetterla di pensare a tutt'altro invece di lavorare. E così, mentre mi concentro sul lavoro, penso a cosa voglio per pranzo, ai maltagliati che ho intenzione di saltare in padella per cena, alle scuse che accamperò per non andare al pranzo di quel tipo, a quanto potrebbe suonare innaturale e stentata questa scusa, alle scuse che dovrei fare a mia sorella per il broncio che le ho tenuto per il mio compleanno, alla sera del mio compleanno, a quant'è cambiato quel locale rispetto a qualche anno fa, a quanto eravamo più giovani e a quant'è giovane uno dei responsabili di una società per cui lavoro. Al che, d'improvviso, mi sovviene che dovrei lavorare invece di grattarmi la pera così.

Ma poi mi viene voglia di succo alla pera, e ripenso agli shot di rum e pera che facevamo a San Lorenzo al tempo dell'Università, alle risate che mi facevo sul prato della facoltà di Lingue con gli amici e - toh - è uscito il sole.
E si ricomincia. Ma poi lavoro, eh.

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