In un crastello pieno di sderganti, i beffelli solevano accordellare un piccolo portolo. Era tanto piccolo e pestolo che lo chiamarono il picoportolo,o portolo sentasferico. E' evidente a tutti il perché.
Un giorno accadde che La cazzarella del crastello si mise a cuttello perché era gravemente argamata. Picca e picca, piccò il piccolo portolo sentasferico nella sgnuffa del grancrastellano, intento a limnare col pestolo ammanìto.
Lo scregno e la gastrezza si intimonirono della cazzarella del crastello, che oltretutto era anche la percana più sirente.
Furono convocati al dunque miscosti, pelvelli e puzzommi, affinché potessero secorare e disticciare sull'evento, ma soprattutto fu telato il mistatto.
Solo che la cazzarella non aveva fatto i conti con la sfoltura: il piccolo portolo si mise a centerbinare tutti i vacilli del crastello, così che ora i miscosti sapevano dei puzzommi ed i pelvelli sapevano tutto di tutti gli altri.
Fu quindi decultato il cescio e tutti furono piuttosto spiccati nel piccare la tastione.
La morale di questa storia è chiara: non spercolare il tavino nel vicone. Neppure con un portolo.
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5 commenti...:
Debuffale! Geniuaccolo! Come sempre sei fandomico e crepuludico! Tantissimi maffurdomeli! =:C)
non stai bene..
c.
di fori come un terrazzo, si... ma simpatico e, direi, quasi realistico....
:P
Truzzi a tutti ;)
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