Io e lui

- Non ti posso vedere così. Cos'è st'effetto lumaca?
- Non è colpa mia. Lo sai che se tu da sopra non sei contento, io sono infelice.
- Si, vabbò, ma già è brutto stare ammalati. Poi ti ci metti pure tu. Io mi deprimo peggio, a vederti così.
- Non ci posso fare niente.
- Ma non senti proprio niente?
- No.
- Niente niente?
- No.
- E pensare che fino a ieri eri tutto arzillo e pimpante. Un attore!
- Esagerato.
- E' vero. Non te l'ho mai detto per non farti montare la testa. Però secondo me hai del talento.
- E' il mio mestiere. Faccio solo il mio dovere.
- Io non mi sento granché. E sono pure parecchio avvilito.
- Ma piantala, tanto guarirai. Sei giovane, hai gli ormoni. Più ti angosci e più blocchi gli ormoni. E senza ormoni qua finiamo a fare la maglia io e te. Almeno uno di noi può mandare avanti la baracca.
- Sono troppo avvilito.
- E allora basta. Chiudiamo. Fine. Caput! A fare il cardigan, tutti e due.
- ...
- Me lo fai un piacere?
- Si?
- La smetteresti di pensare a tutti i virus che potresti avere? Esci, svagati, cucina, pulisci, insomma fa' qualcosa che non sia la lista dei sintomi. Tanto se continui a sfogliare l'encicolpedia medica scoprirai di avere anche il morbo di Alzheimer e l'epatosi oestetrica.
- Ci credi che mentre leggevo i sintomi pensavo di averla?
- E perché hai capito di non averla?
- Perché non sono incinto.
- Ah.
- Senti, però lo sai che io sono un edonista. Se proprio devo soffrire, mica vale la pena che soffriamo in due.
- Hai ragione. Sai che faccio? Mi tiro su. Così ti tiri su pure tu.
- Hai ragione. Meno male che ci sei tu.
- A volte sei più testa di cazzo di me.
- Sei simpatico, sai? Sei il mio migliore amico.
- Tra simili ci si intende. E ora scusa. Tengo da lavorare.

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