Tempoperso

Oggi, d'improvviso, il computer ha smesso di funzionare.
Allora l'ho aperto, ho smontato la ram, ho controllato che fosse inserita bene. Niente da fare, sembrava tutto a posto. Ho ripulito la ventola del processore, ho annusato la circuiteria, ho fatto una coccola alla gpu, ho dato una strigliata alla firewire ed ho supplicato tutte le usb. Non c'è stato verso di riaccenderlo.
Poi, mi sono accorto che anche il cellulare non stava caricandosi; ed era attaccato alla stessa ciabatta.
Maledico la ciabatta, che secondo me non era neppure tanto a norma, e cerco di ricordarmi dove ho messo il suo scontrino. Magari, mi suggerisco, me la cambiano. E se poi si rompesse ancora? meglio comprarne un modello diverso, forse.
Nella vecchia scatola non c'è, nel cassetto neppure, per terra menchemeno, nel portafoglio neanche per sogno, in dispensa, nel fosso delle marianne, in un cratere della luna. Nemmeno in una piega dello spaziotempo, s'è andato a infilare. L'avrò perso in un universo parallelo, almanacco dentro di me. Quindi, tecnicamente, non l'ho neppure mai posseduto.
Mentre ritorno sui miei passi, scopro che la ciabatta non c'entra.
Era la presa della corrente a non funzionare. Attacco una lampada e non fa luce. Eureka, ecco cos'era.
Smonto il coperchio e mi taglio nel maneggiarlo. Impreco per il taglio e anche perché ho terminato l'acqua ossigenata, disinfetto con l'infallibile tecnica del soffio e ritorno al mio posto, rassegnato e afflitto.
Svito le viti, sfilo i fili. E' tutto a posto. E' tutto stramaledettamente, vaffanculamente tiprendesseuncolpo a posto.
Una voce, gorgheggio d'angelo, mi fa è scattata la corrente.
Scopro che la casa che muta ha due linee di corrente, una per l'abat-jour e l'altra per tutto il resto.
Premo l'interruttore e tutti gli ingranaggi tornano a sferragliare come locomotive.
Da lontano, un risolino soffocato e continuo, insopportabilmente beffardo.
E' la Casa che muta che si diverte alle mie spalle. M'avrà fatto uno scherzo, tutto qua.
Se non altro, è finalmente chiaro chi comanda qui.

2 commenti...:

Rossella Rasulo ha detto...

Rido.
E' che immagino la scena. ;)

aWilito ha detto...

Io imprecavo.
Però doveva essere un bello spettacolo ;)