Il grande cambiamento

Voglio raccontarvi la mia storia, e vi avverto che sarò polemico.
Il mio paese, fiero produttore di bottoni d'osso, viveva tranquillamente ed in pace come sempre, e cioè nella la solita miseria medioborghese, grazie alla guida dei consiglieri reali allora in auge, R.Ruba e M.Magna, che si erano impegnati attivamente affinché tutto permanesse nello stato di immobilità polverosa in cui versava da secoli. Poi avvenne un grande cambiamento. Qualche testa rotolò per cause misteriose ed ancora da decifrare. Probabilmente tra due o tre generazioni sapremo cos'è accaduto veramente, ma nel frattempo gioivamo della novità e dell'agognato cambiamento. Una delle prime azioni intraprese dal neoinsediato re Sberlèff fu di promuovere la modernità e di rilanciare l'economia del regno. Dopotutto possiede tante fabbriche, chi meglio di lui saprebbe rilanciare il paese. Per decreto reale la produzione di bottoni sarebbe stata convertita da ossi in plastica. Duratura, leggera, economica. E chi meglio di re Sberlèff può comprendere le grandi potenzialità della plastica, essendone la sua famiglia il principale produttore del Regni di Lato. Ben presto ci si accorse che le fabbriche più piccole, le più numerose ma anche le più deboli, dovettero chiudere poiché gli investimenti richiesti per comprare le macchine nuove superavano le entrate. Quando poi il Re si mise a regalare dieci bottoni di plastica ad ogni famiglia del regno (sovvenzionati da una tassa contingente e precipua) anche le medie industrie cedettero il passo, e si dedicarono alla pastorizia nomade.
Che poi, a dirla tutta, questi bottoni sono fragili e si rovinano facilmente. Ed hanno pure favorito la nascita del mercato nero dell'osso. Oramai un bottone d'osso costa quanto una utilitaria, e chi ce l'ha la nasconde sotto il mantello, per non avere grane, si, ma anche per poterlo mostrare appena possibile.
Non dico che bisognasse ostacolare il futuro, ma aspettare che facesse il suo corso, era tanto insopportabile?
Io, ad ogni buon conto, i bottoni gratis dal re non li ho voluti prendere.


Non mi piace parlare di politica, sul mio blog, quanto meno in modo diretto. Ma fa venire i brividi sentire Noam Chomsky parlare di una functioning democracy che, tanto per cambiare, non è la nostra.

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