1897, Londra, 5.15 del pomeriggio.

Una donna, col figlio, passeggiava per i viottoli sgualciti d'un parco di periferia. Era tardo pomeriggio, e la temperatura sembrava eccezionalmente tipieda, per essere fine Ottobre.
Il bambino, senza che nessuno lo notasse, raccolse da terra un foglietto che appallottolò e gettò nel laghetto, dove fu fatto a pezzi da antipatici pesci della specie del Carassius aratus. Volgarissimi pesci rossi.
Su quel foglio c'erano appuntate, in uno sforzo di razionalità, le ragioni per cui un tizio, tale Michael Partridge, aveva deciso di lasciare la fidanzata.
Vi si sarebbe potuto leggere: sgualdrina, noiosa, pedante, non ama il mio hobby.
In verità l'uomo coltivava molte morbose occupazioni. Ad esempio, correva appresso agli uomini, ma questo è irrilevante, considerato che la donna lo era davvero, sgualdrina.
Scossa da un brivido di freddo, la donna decise che era ora di fare ritorno a casa, dove di certo suo marito la aspettava, innamorato e benevolo come sempre. In realtà, l'uomo aveva appena avuto un incidente ed era morto in cantiere, schiacciato dai bracci d'un pantografo a causa della distrazione d'un collega. La poveretta, ovviamente, non poteva ancora saperlo, e contemplava serena ed incuriosita un barbone dall'aria piuttosto rispettabile. L'uomo ne ricambiò lo sguardo ed ebbe quello che i tecnici chiamano un onesto coup de cœur. Quest'ultimo, dopo il divorzio -dalla moglie e dal mondo- s'era abbrutito, ed aveva abbandonato lavoro e dignità.
Dopo averla vista, comprese all'improvviso d'essere ancora innamorato, e di avere qualcosa da dire e da fare, nella storia del mondo, piuttosto che vivere all'addiaccio e ciondolare nell'abbandono.
Le disse commosso i ricordi sono premessa di dimenticanza, e corse via a rifarsi una vita.
Tutto questo accadeva mentre un francese in vacanza a Londra, un certo Bertrand Vacher, beveva un sorso di troppo nel tentativo di riempire il vuoto e la noia della sua vita.

1 commenti...:

Anonimo ha detto...

sono sempre io.. a ritroso nel tempo.. e continuo a dire banalmente.. fantastici..

c.