Delirio di onnipotenza, dossier e guinzagli

Cose dell'altro mondo, anzi di questo paese.
Politici che si fanno la guerra tipo televendita di pentole in TV, e che berciano senza neppure la delicatezza di adombrare le minacce: tu racconti questo di me, allora io racconto quest'altro di te, tu mi sputtani sulla villa, allora io racconto a tutti come ti sei comprato la reggia che sta nel giardino di casa tua, tu mi chiedi di dimettermi e io canto su gli incontri internazionali con gli altri dittatorelli del globo. E allora ecco che d'improvviso, il mordace punitore abbassa orecchie e codina, e ricomincia ad allisciarsi i nemici.
Ma è pazzia? Qua non è neppure più dimenticanza dell'etica, del rigore e del senso della giustizia: questi hanno perso di vista intelligenza, ragionevolezza e senso pratico. Oramai in questa fucina del ricatto ci sguazzano tutti, tutti ricattatori, tutti ricattabili. Non se ne può più. Farabuttini che si alleano con farabuttoni per spartirsi la poltrona, nonostante possiedano carte che ne provino la spregiudicatezza. E quando le tirano fuori? Non subito, come sarebbe giusto e onesto nei confronti del popolo d'Italia, ma quando fa comodo. Quando c'è pericolo di dimissioni. O di perdere una battaglia alle elezioni. O di non vedersi approvato questo o quel decretino ad hoc per salvare le solite capre e i soliti cavoli.
E questa gente osa anche parlare di giustizia? E di democrazia? E di trasparenza?
Ma soprattutto, italiani dove cavolo siete?

2 commenti...:

Anonimo ha detto...

Presente... e schifato da tutto ciò.

aWilito ha detto...

Siamo in due. Dici che riusciamo a fare la rivoluzione in due? :P

aW