Non si può chiudere Internet, né allucchettarlo per assecondare le velleità di controllo dei soliti noti: è semplicemente troppo grande anche per le mire smisurate di un ego ipertrofico come quello del nostro Premier.
Però, in compenso si può fare molto per scoraggiare i blogger che producono informazione precisa, puntuale e trasparente con burocrazia, balzelli e intimidazioni legali. E' un'ellissi della forma, mica della sostanza.
E mentre da noi si tenta un ulteriore colpo basso per tarpare le ali al pensiero critico e alle voci alternative, dall'altra parte dell'Atlantico scoppia il casino Wikileaks, mentre gli islandesi fanno i fighi tutelando l'informazione sopra ogni altro diritto.
Seriamente, ma quand'è che anche questo paese inizierà a preoccuparsi delle questioni veramente importanti, come la libera informazione, l'energia, la banda larga, le infrastrutture? Da quant'è che non si parla di lavoro, disoccupazione e più in generale problemi reali della gente?
Scusate l'esplicita sfacciataggine, ma chi crede che tra le nostre priorità capeggino intercettazioni, fughe di notizie, revisione della giustizia e smantellamenti della costituzione o è in malafede o è un povero demente.
Di solito, i primi fanno parte della nicchia e sono collusi, i secondi invece sono dei poveri mentecatti che senza neppure rendersene conto fanno il gioco dei primi.
Ecco, mo' l'ho detto.
Non si può chiudere Internet
28lug2010 Così parlò aWilito alle 12:07 Tags bastardo dentro, irriverente, italia, italiano medio, polemica, politica
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2 commenti...:
aWilito for President!
Iniziamo i piani segreti di conquista del pianeta? :P
aW
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