Professionista della gaffe

Io parlo, e parlo sempre troppo.
Una parola galeotta e assolutamente inappropriata, la mia classica caduta di stile tra osservazioni altrimenti pertinenti e commenti in punta di forchetta. Hai voglia a sperare che il tempo smussi, l'accomodamento altrui soprassieda o un diversivo inaspettato distolga le coscienze: fateci caso, in certi momenti non c'è mai un passerotto che sbaglia traiettoria e ci frulla in faccia, o magari un bel blackout improvviso col piccolo panico che ne consegue. No. Tutte cose che sono accadute sul serio, ieri, ma non quando serviva a me.
Poco male.
Peccato solo che mi sia capitato con una delle persone più puntigliose e precisette che conosca, di quelle che sorridono sempre e ti allisciano la schiena, e poi ti ritrovi graffi da pantera dell'Amur.
Davvero, poco male.
Un paio di scuse sentite, e invece di un gradito buttaincaciara volemosebenista mi sono dovuto pure sorbire un predicozzo paternalistico (anzi, avunculare) sulle piccole lezione di vita di cui debbo fare tesoro.


Donna ingenua. Sono trent'anni che faccio tesoro delle mie gaffe, e puntualmente ci ricasco. Un'arte così non si improvvisa dall'oggi al domani: sono un professionista della gaffe, io.
Altroché.

2 commenti...:

Licia ha detto...

A tal proposito, tengo a precisare che se racconto sempre la tua gaffe ai miei danni è sostanzialmente per una questione di affetto, ci sono affezionata a quella gaffe lì :P

aWilito ha detto...

Quale delle tante? Oramai con voi Simpatici Simbionti non le conto neppure più...
Sono veramente un disastro, a volte.... :(


aW