La blog-girl ultracompatta

La blog-girl ultracompatta ha iniziato a scrivere posts sui blogs per personal entertainment, come una sorta di sfogo o (in italiano moderno) di daily diary sulle proprie personalissime ed adorabili fisime. Sin dal Day One, in un mondo che adora Grandi Fratelli, struccatissime isole e voyeurismo catodico, lei ha saputo subito integrarsi alla perfezione, vendendo ogni giorni un pezzetto di se stessa e autoproclamandosi Big Sister, vestale del blogging e Dea di un sacco di cose.

Al mattino, prima ancora di alzarsi dal letto ed andare al bagno a pisciare, ha già in mano il suo iCoso attraverso cui scrive di essersi svegliata; se lavora, scrive a quale interessante/ iperbolico/ avvilente/ entusiasmante lavoro sta lavorando (mistero su come si riesca a lavorare e contemporaneamente scrivere di farlo), e se si cimenta nella preparazione della torta Cameo con una mano regge il frullino e con l'altra scrive della Sacher torte multipiano termoautonoma che sta edificando. Tanto su Flickr fai vedere l'angolo di un tegolino Mulino Bianco e tutti se la bevono.

Il problema, tuttavia, è che a lungo andare la realtà stroppia e scassa la minchia anche a quegli insanabili drogati di vita che, conducendo un'esistenza mediamente scialba e piatta, amano sfogliare le pagine delle vicende altrui. E così, all'improvviso, la parabola che segna la distanza tra fiction e reality (la realtà è tutta un'altra cosa, e si può raccontarla anche con una storia che parla di cose e persone inesistenti) si allontana sempre più drasticamente dal vero, dal ricordo e dal passato; finisce in altre parole per fondersi con l'invenzione dell'immagine di sé, quella che è nella mente dei lettorivoyeur, quella pubblica. Ma anche quella tristemente più artificiale ed edulcorata, più distante ed irriconoscibile. Una finzione in cui ogni piccolo difetto viene dosato con estrema cura, e somiglia sinistramente ad un velato incensamento.

Non è che ci sia qualcosa di sbagliato nella blog-girl ultracompatta. E' che alla fine, rischia col credere anche lei alle cose che scrive. E questo, per chi le vuole bene, è intollerabile.

2 commenti...:

Giulia ha detto...

Magari riuscissi ad edificare una Sacher Torte multipiano...

Anonimo ha detto...
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