In pochi giorni aWiliti sono accadute una fracca di cose meravigliose, sconcertanti, avvilenti e tremende. C'è chi sta decidendo se è ancora faccenda di questo mondo e chi, invece, ci si è piazzato saldamente alla faccia di acciacchi e mali incurabili; c'è chi ha tentato di portarmi via un pezzetto di vita e chi per me si scioglie generosamente, e con infinita pazienza. C'è chi, lontano, diventa sempre più lontano, e chi, vicino, si fa sul serio più vicino, e c'è il ricordo che non guarisce, e la fame che ritorna, e il tempo che s'affretta.
Eppure nell'aria c'è consolazione, e si respira del buono.
E piango contento, come uno scemo, perché il prossimo Natale a noi simpatici simbionti porterà un regalo grosso grosso. E già gli voglio bene.