La creatura mitologica domestica, mezza amore e mezza testa di cazzo, ha deciso che deve appendere una palla di natale al capezzolo di un gorilla. Non era esattamente questo il suo intento, ma a livello di inutilità più o meno stiamo lì. Non accetta consigli, e se li accetta fà l'esatto opposto di quanto chiediamo, fa danni e tiene casa incasinata per giorni. Avanza, arretra, spinge, tira, smonta e rimonta, lasciandosi alle spalle roncole rugginose del '700, canopi d'alabastro e l'autentica elsa della daga di Shamashshumukin che stava sepolta nell'armadio proprio perché non finisse in mezzo alle palle assieme al resto del nostro benamato ciarpame.
E' suo diritto imbarcarsi in imprese assurde, ed è mio diritto tirare giù santi, moccoli e angioletti. Quasi quasi, non ci fosse, mi annoierei.
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