La più grande scoperta di Van Viernatt

Alcuni scienziati sono anche le cavie dei propri esperimenti, è un classico.
Uno di questi, tale Van Viernatt, si è trasferito su un altro pianeta e si è portato dietro la farina di stelle, il latte di delfino e alcune altre carabattole di poco conto come gli Ammassi di Messi del Kirgistan.
Per portare con sé queste cose, ha dovuto smantellare le fondamenta di casa, amare per sempre la sua concubina - e scienziata anch'ella - Milena Richter, ed infine costruire un razzo di quelli da film pre-effetti speciali, pre-effetti sonori, pre-tutto, tanto la gente credeva a tutto quello che vedeva, nè più né meno che oggigiorno.
Il suo più grande cruccio è di non avere spazio sufficiente per tutto quanto. Il pianeta, infatti, è un piccolo asteroide di sessanta metri quadri più terrazza che da sul Mare della Tranquillità, nell'emisfero al sole.
Dopotutto, Van Viernatt ha appena fatto la scoperta più grande della sua vita.
La sua vecchia scatola piena di cianfrusaglie e cazzabubboli sparsi - la sua Zettelkasten privata - ha il peso specifico più grande di qualunque altro elemento dell'universo oggi conosciuto o immaginabile.
E' il peso del ricordo.

1 commenti...:

Anonimo ha detto...

Ma per caso è un pianeta-asteroide che puzza di cane? =;C)