SoleLuna

Quei conquistatori di stirpe illustre hanno fama d'aver piegato diversi popoli con la forza delle armi, col sangue, e con la conoscenza più cruenta, quella asservita alla ragion di stato.
Erano venuti nel giorno sacro, quello dell'inizio delle piogge e fu subito sterminio a perdita d'occhio.
"Dovrete alzarvi all'ora dello scorpione, andrete nei campi e mieterete. Mangerete e riposerete soltanto all'ora della tartaruga. Ma essi non capirono, perché non contavano il tempo.
Allora, per farglielo capire, disegnarono soli sulle falci e lune sulle ciotole.
Essi annuirono inorriditi.
Trascorsero diverse lune e al loro ritorno, s'avvidero che non tutto il lavoro era stato svolto, e che la popolazione era stata decimata. Di ciò si meravigliarono parecchio.
Allora con rabbia presero uno di quelli e chiesero perché non avesse terminato il suo dovere. Il ragazzo biascicò qualcosa in quel suo ignobile, primitivo dialetto, spiegando che il sole era stato oscurato per tanti giorni, ecco perché non avevano seguito l'ordine.
La stagione delle piogge era al culmine ed il cielo era stato per molti giorni e molte notti un'unica coperta di nembi neri. Così, non potendo scorgere il sole non lavorarono i campi, e non vedendo la luna non dormirono ne mangiarono.
Forse, avrebbero dovuto domandarsi cosa fosse, per quelli, un sole. E cosa, invece, il giorno.
Non lo fecero perché altrimenti l'avrebbero rispettati o compresi, cosa che non ritenevano necessaria, per comandarli.

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