Non si può chiudere Internet

Non si può chiudere Internet, né allucchettarlo per assecondare le velleità di controllo dei soliti noti: è semplicemente troppo grande anche per le mire smisurate di un ego ipertrofico come quello del nostro Premier.
Però, in compenso si può fare molto per scoraggiare i blogger che producono informazione precisa, puntuale e trasparente con burocrazia, balzelli e intimidazioni legali. E' un'ellissi della forma, mica della sostanza.
E mentre da noi si tenta un ulteriore colpo basso per tarpare le ali al pensiero critico e alle voci alternative, dall'altra parte dell'Atlantico scoppia il casino Wikileaks, mentre gli islandesi fanno i fighi tutelando l'informazione sopra ogni altro diritto.
Seriamente, ma quand'è che anche questo paese inizierà a preoccuparsi delle questioni veramente importanti, come la libera informazione, l'energia, la banda larga, le infrastrutture? Da quant'è che non si parla di lavoro, disoccupazione e più in generale problemi reali della gente?
Scusate l'esplicita sfacciataggine, ma chi crede che tra le nostre priorità capeggino intercettazioni, fughe di notizie, revisione della giustizia e smantellamenti della costituzione o è in malafede o è un povero demente.
Di solito, i primi fanno parte della nicchia e sono collusi, i secondi invece sono dei poveri mentecatti che senza neppure rendersene conto fanno il gioco dei primi.
Ecco, mo' l'ho detto.

2 commenti...:

Anonimo ha detto...

aWilito for President!

aWilito ha detto...

Iniziamo i piani segreti di conquista del pianeta? :P

aW