Il Lagnolamento

Lagnolamento
[la-gno-la-mén-to] s.m. (pl. -ti) s.m.

  • 1.personaggio prono alla critica più aspra pur senza apparenti motivazioni, in grado di lamentarsi dei problemi più disparati per ore e ore, spesso infarcendo di luoghi comuni le proprie motivazioni. Normalmente intransigente, scarsamente accomodante, geneticamente impreparato a qualunque imprevisto, il lagnolamento lo si riconosce perché al bar è quello che reclama per la scarsa freschezza dei pistacchi, nel condominio è quello che non vuole che i bambini giochino nelle aiuole (come da apposto regolamento, sezione B3 e B4) e se è in vacanza in un paradiso tropicale, davanti lo spettacolo di palmeti e acque turchesi di solito si lagna della lentezza del servizio alla sdraio. Esempio di lagnolamento:
Ma io dico, andiamo sulla luna e con le tecnologia di oggi blocchiamo l'intero traffico aereo del Nord Europa per un peto di vulcano? Dove andremo a finire, mi domando, è proprio vero che si stava meglio quando si stava peggio. L'ultima volta, con coso là, come si chiama, mica avevano bloccato tutto quanto, ché poi ci tocca prendere il treno e i treni italiani si sa quando partono ma non quando arrivano, e sempre se partono.

In effetti, l'ultima volta non mi pare che i pompeiani si lagnarono per il blocco del traffico aereo.

2 commenti...:

Giulia ha detto...

Io mi lagnolamento della decadenza del posto in cui vivo, del ritorno al medioevo che caratterizza l'animo di questi "tempi moderni". E si...mi lamento anche della mancata freschezza dei pistacchi nelle ciotoline dei bar...se per mancata freschezza dei pistacchi intendiamo tutto ciò che ci viene rifilato per truffa e venduto a carissimo prezzo. Il resto lo considero lamentela gratutita e condizionata dalle proprie personalissime frustrazioni. Questione di punti di vista, ovvio.

aWilito ha detto...

Concordo pienamente.
Da questo punto di vista, sono un lagnolamento anche io ;)

aW