Lagnolamento
[la-gno-la-mén-to] s.m. (pl. -ti) s.m.
- 1.personaggio prono alla critica più aspra pur senza apparenti motivazioni, in grado di lamentarsi dei problemi più disparati per ore e ore, spesso infarcendo di luoghi comuni le proprie motivazioni. Normalmente intransigente, scarsamente accomodante, geneticamente impreparato a qualunque imprevisto, il lagnolamento lo si riconosce perché al bar è quello che reclama per la scarsa freschezza dei pistacchi, nel condominio è quello che non vuole che i bambini giochino nelle aiuole (come da apposto regolamento, sezione B3 e B4) e se è in vacanza in un paradiso tropicale, davanti lo spettacolo di palmeti e acque turchesi di solito si lagna della lentezza del servizio alla sdraio. Esempio di lagnolamento:
In effetti, l'ultima volta non mi pare che i pompeiani si lagnarono per il blocco del traffico aereo.
2 commenti...:
Io mi lagnolamento della decadenza del posto in cui vivo, del ritorno al medioevo che caratterizza l'animo di questi "tempi moderni". E si...mi lamento anche della mancata freschezza dei pistacchi nelle ciotoline dei bar...se per mancata freschezza dei pistacchi intendiamo tutto ciò che ci viene rifilato per truffa e venduto a carissimo prezzo. Il resto lo considero lamentela gratutita e condizionata dalle proprie personalissime frustrazioni. Questione di punti di vista, ovvio.
Concordo pienamente.
Da questo punto di vista, sono un lagnolamento anche io ;)
aW
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