Preferite me o lui? Realtà romanzata per contingenze didascaliche

Io adesco le suore mostrando loro la mia collezione di Bibbie, poi le stupro e non le chiamo più, ché tanto la chiamata l'hanno già ricevuta dal boss, figurati se gliene frega di me. Questo, cari miei, denota rispetto della religiosità. Quando si libera un posto di Sindaco o Vice Assistente Internecional, mica ci metto i più bravi: ci va sempre mia figlia o una di quelle ragazzette maggiorenni minorate o minorenni maggiorate che stanno sotto la scrivania. Chiamatelo come vi pare, ma per me è solo attaccamento sincero ai valori della famiglia e dell'amicizia.
Ed è inutile che ci girate attorno, io farò schifo, ma voi fate schifo come me.
E quindi, meglio uno schifo come me (e voi) che un altro che va a trans e si droga, no? E poi, al limite faccio sempre a tempo a confessarmi: c'ho giusto fra le mani una suoretta mica male che fa al caso mio.

Seguono tre ore di applausi, e nessuno, dico nessuno, che alzi il dito per andare in bagno a vomitare. Ma pretendere qualcuno che né si droghi, né vada a trans, né stupri suore proprio non si può, evvè?

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