La percezione compromessa

Un'idea, una stramaledetta vaffanculissima idea. Qualcuno sa dove si comprano, le idee? Ma poi, come si fa ad avere idee quando in un solo giorno hai da fare più cose di quante ce ne stanno in ventiquattr'ore? E sveglia e caffè e barba e bidet presto cheperdoiltram, e i soliti venti miliardi di glifi beoti da smistare tra le pieghe più insignificanti del Web o nello smaltimento liquami di Internet. E poi gli articoli, la crisi d'identità ché se parlo più di così finisce che le perdo tutte e due, e rispondi alle richieste e fai quel favore e non dimenticare le scadenze e fatti la doccia ché dobbiamo uscire. E poi quello schifo d'alieno sul parabrezza: ma perché le rigaglie aliene combinano quel casino sul parabrezza? E poi, perché mentre tentavo di sarchiarle via, Satana in persona mi è apparso per offrirmi non so cosa in cambio di non so che (immagino l'anima, come al solito)? Con tutti i momenti buoni per vendersi al maligno, proprio quando sto infognato con le frattaglie verdastre d'un alieno bontempone, mi devi venire a scassare?

E come se non bastasse, da qualche parte nell'universo una fata muore perché un bambino fa un rutto e un albero cade e fa un casino della madonna anche se non c'è nessuno ad ascoltarlo. Sono già finiti i dieci minuti di concentrazione?
Ecco, questo è lo stadio avanzato di rovina a cui sono arrivato. Ed il bello è che tutto ciò è perfettamente logico e coerente nella mia testa. E ora, a meno che non abbiate preso voi il mio scrosta alieni Acme al limone e genzanella, toglietevi dai maroni, ché mi girano.

0 commenti...: