Sogni al baccalà

Stanotte ho sognato di avere un epatocarcinoma, salvo poi scoprire che - nella mia personalissima finzione, almeno - per epatocarcinoma si intendono i sedimenti di sabbia che il mare rannicchia in ammalianti dunette da qualche parte attorno alle Maldive, e non la sfiga che tutti temono. Non c'entra nulla, lo so, e l'eziologia è ridicolmente sbagliata, tuttavia sono sopravvissuto al tumore e soprattutto nella mia testa era tutto perfettamente coerente. Non so cosa ci facessero dune di sabbia nel mio fegato, ma va bene lo stesso.

Poi, non so come, mi sono ritrovato in campagna dove un cagnone peloso e goffo era riuscito, non si sa come, ad arrampicarsi su un pino per acciuffare una pica. Cade giù e invece di latrare come si conviene a quelli della sua specie, gnaula che sembra un cristiano in fin di vita. Gli vado vicino, e scopro che in bocca non ha un uccello, ma dei cracker fuori misura.
Un po' sbavati, li riporto in cucina. Poi forse li ho offerti ad alcuni parenti che odio, o ne ho mangiato io, non lo ricordo più.
Una cosa è chiara, a questo punto. Il bis di baccalà in gavetta del nonno non lo dovevo fare, ieri sera.

1 commenti...:

Anonimo ha detto...

margaritas, playa e 30°.... non per farti rosicare....