Il segreto di Linda

Linda aveva un segreto di quelli fatti bene, cosiddetti inconfessabili, di cui non parlava con anima viva, ovviamente, ma solo con la buon'anima della nonna morta, in qualche preghiera biascicata. Non era affatto un'eroina romantica con la terribile macchia celata nel cuore che le impediva per sempre di essere felice, o amata, o di amare ancora; anzi, si faceva i fatti suoi piuttosto alacremente: saltava la scuola, frequentava gentaglia poco raccomandabile, e serbava ben nascoste potenzialità e cose buone così che quasi nessuno potesse scorgerle.

Io sì, però, le vedevo e gliene parlai.
E così, Linda finì col confessarmi il suo terribile segreto e scoprì che, tuttosommato, non era questo granché. Oltretutto, ai miei occhi non era neppure un segreto, visto che immaginavo tre buoni quarti di quel che aveva raccontato.
Temevamo entrambi terremoti, e invece è tutto come prima; cambia solo che io e Linda ora siamo un po' più amici.

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