Non importa

Non importa se dai l'anima per qualcosa, se sei puntuale, se sei preciso, se credi veramente in ciò che fai. Né hanno valore dedizione, anni passati su di un progetto, competenza e capacità. La verità è che non esiste alcuna differenza tra te e chiunque altro al tuo medesimo posto.
Anche se produci conoscenza e non ferri da stiro.
Anche se sai dire, oltre che fare.
Ti dicono che è la crisi, che ci sono problemi, che non si può fare altrimenti. Stanno mettendotela al culo, lo sanno benissimo, eppure continuano a propinarti sempre e solo i loro problemi. I mercati, la scarsa disponibilità, il momento storico, il governo, si stava meglio quando si stava peggio, non c'è più la mezza stagione.
Anche se lavori per loro da anni e anni.
Anche se, nel frattempo, credevi di essere l'ingranaggio necessario ad una macchina più grande di te.
E intanto i colleghi non sai più se sono amici o poveracci come te, inguattati dietro l'angolo sperando che l'inculata loro faccia un poco meno male. In silenzio, stringendo i denti, pronti a trattenere il dolore.
Anche se stiamo tutti sulla stessa barca.
Anche se io, per te, mi spenderei. E non sai quanto.
E così, allo scadere del contratto -avrebbero potuto avvisarti prima, ma poi c'era il rischio che cercassi altro- ti mettono davanti alla vexata quaestio: ti pieghi o ti spezzi? Fossi ingenuo, o stupido, mi ci butterei a capofitto. Dopotutto, chi non ha speranze non deve mica arrovellarsi su scelte che non lo riguardano, no? Il fatto è che so precisamente cosa mi aspetta, e so esattamente quanto non lo voglio. E allora che si fa? Non lo so. Mi viene solo di spaccare tutto e ricostruire questo (cit.) paese di merda da capo. Facciamo prima e viene meglio che a mettere le pezze, secondo me.
Sono stanco di perdere il sonno e l'appetito per quello che fino a qualche anno fa era un dato di fatto, un assunto, un diritto. Un bel giorno ci siamo svegliati, e da allora è cambiato tutto nel silenzio dei diretti interessati.
Non esistono più diritti, quando c'è la crisi, la mezza stagione, di mamma ce n'è una sola e can che abbaia non morde: diventano all'improvviso irraggiungibili privilegi, e i privilegi non sono per tutti, è evidente.
Non ho idea di cosa accadrà domani. So soltanto che ci saranno conseguenze.
Grosse conseguenze.

1 commenti...:

Unknown ha detto...

concordo in pieno! complimenti!!