Il tifoso a tempo indeterminato

L'italico tifoso medio (quello di ruolo, con contratto a tempo indeterminato e la bandiera nel cofano) somiglia tantissimo a un pargolo che si atteggia ad adulto, imitandone grottescamente piglio, prosodia e parole, e che inevitabilmente finisce poi con l'inventare vocaboli, usarne impropriamente altri e sbagliare i congiuntivi. Pressapochista e arraffazzone, spesso mette una i dove non serve e dimentica la h nella terza persona del verbo avere, e ancora più spesso parla di umiltà, giustizia e tecnica col cuore in mano, come un piccolo San Francesco, un Mahatma Ghandi o un Hanon virtuoso.

Qualcuno prima o poi dovrebbe offendersi per questo ridicolo stato delle cose, perché questi per un gol non assegnato ti bloccano un'autostrada o ti demoliscono una città. Ma il vero guaio è che quando ci sono motivi seri per sfasciare una città o occupare una stazione, questi stanno a casa a guardare la partita.
Capito che faccenda?

3 commenti...:

Eliduin ha detto...

CONCORDO PIENAMENTE.
Come sempre sei unico nei modi e nelle modalità di far entrare il lettore in sintonia con i tuoi pensieri.
Tanto di cappello!!!!!

aWilito ha detto...

Grazie Eliduin,
ti dovrò mandare la mitica aW-shirt, quanto prima, visto che sei la mia fan numero uno :P

aW

Anonimo ha detto...

Io invece lo predico da una vita e nun me se caga nessuno... Evidentemente ho modi e modalità non consoni... =;C)