Le Prigioni di Akrèa

Ora, ciò che nessuno mai ti dirà è proprio la verità.
Hanno scritto tomi e predicato pervicacemente, sovente con l'ausilio della violenza, d'un certo dio misericordioso o piuttosto d'un dio vendicativo. Alcuni si sono spinti a fare, di tali precetti, leggi dello stato. Altri si curano d'una infinità di dei, che adorano a seconda delle necessità. Altri ancora negano l'esistenza d'un entità accentratrice, dell' unico punto su cui un universo intero deve passare. E' condizione che muta al mutare delle coscienze, dei tempi, delle necessità.
Le verità sono tante quante le bocche che le profferiscono, le bugie tante quante gli occhi: questa è la verità.
Ma non voglio parlare pesante, né ho volontà di convincerti. Lo puoi capire?
Devi giurare però che ascolterai ogni mia parola, giurare che terrai in gran conto ed in più grande segreto i miei consigli e giura, giura, per dio, giura, che serberai il terrore che il mio cuore vomita tra strazi inverecondi; perché io ho visto coi miei occhi, l'orrore di Akrèa, le Prigioni della Coscienza.
Poi seguirai il tuo consiglio, come il tuo dio ha deciso per te.
E' una città vaga, indefinita, senza leggi, immota e innocua. Hanno creato meccaniche perverse, ingranaggi di demoni e catene invisibili, ma inamovibili.
Credimi, non serve il ferro, per ammansire l'anima.
Ti pongono nel mezzo. Nel mezzo di tutto, lontano dagli altri prigionieri, che non vedrai mai, né sentirai. E ci sono statue che sembrano persone e riflessi di bellissime cose degne d'essere desiderate, ma le statue dentro sono vuote, e le cose svaniscono al primo tocco. Sono lì affinché tu le agogni oltre ogni altra, perché diventino la tua ossessione.
E lo diventeranno, credimi.
Il lastricato è costruito in modo che dovunque tu ti muova, in qualunque direzione tu volga il passo, davanti o persino all'indietro, quello t'asseconderà e precederà. Ad Akrèa puoi correre per sempre e non raggiungere mai un luogo che è solo a un braccio da te. E' la prigione che scivola sotto di te, non sei tu a muoverti.
Drogano le menti, le tengono segregate all'aperto e non c'è modo di affrancarsi, perché solo chi esce dalla prigione, può vederla, ma soltanto chi la vede può uscirne. Lo puoi capire?
Akrèa è una promessa eternamente fallace, un inganno perpetuo, una finzione malsana.
Ed io.
Io ho semplicemente chiuso gli occhi.

1 commenti...:

Anonimo ha detto...

Sono riuscito a fuggire da Akréa....